La questione omosessuale in Iran tra affermazione e possibile condanna

Libro intelligente  e agile. Riesce a coniugare le informazioni storico politiche di un saggio con la tensione narrativa di un romanzo. Lo sguardo è  quello affascinato di chi sente oltre ad osservare. Il Paese è  lontano e lontani sembrano gli echi della quotidianità. ..poi però  le menti si incontrano , si toccano e si scoprono , come deve accadere fra ospiti.

Giuliana Cimino (19 ottobre 2016)


 Un libro che ti rapisce emotivamente e ti costringe alla riflessione. La passione dell’autore coinvolge e diventa il motore che accende la curiosità del lettore trasportandolo in un viaggio attraverso l’Iran. Storia, politica, assetto socio/culturale fanno da cornice e creano il contesto, la casa, in cui incontriamo le persone che vi abitano. L’autore ci porta con lui e ci coinvolge in questo viaggio che si fa tutto d’un fiato: in un pomeriggio ti porta in piazze, strade, case e soprattutto nelle storie delle persone che incontri. Quello che ti rapisce sono le emozioni: indignazione, tenerezza, paura, tristezza, amore, senso di vicinanza e quello scomodo senso di dolorosa rabbia quando inizi a notare che questo straniero non è poi così distante… Quando arrivi alla fine del viaggio ti scopri commosso, pieno e vuoto allo stesso tempo proprio come quando incontri profondamente qualcuno e, nel momento del saluto, ti accorgi che non siamo poi così diversi. Allora resti lì, seduto, con l’ultima pagina in mano, ed inizi a riflettere sulle somiglianze, e inizi a notare quante cose ci sono anche sotto i nostri tappeti… Un libro da “sentire”. 

Antonella Chippari (22 ottobre 2016)

Ho avuto modo di leggere finalmente tutto...

Sono rimasta molto colpita dalla tua capacità di descrivere e trasmettere esattamente ciò che hai visto e sentito durante i tuoi viaggi in Iran...le storie dei ragazzi che hai conosciuto sono storie toccanti che raccontano di sofferenza ma anche di forza e coraggio...

In alcuni momenti della lettura sembrava quasi di poterti vedere a passeggio per qualche città iraniana...in qualche piazza...o in un locale ...

Le emozioni che ho provato sono state di paura e sofferenza..soprattutto quando hai parlato della polizia morale e del rifiuto che vivono le persone gay in alcuni contesti...a livello formale...ma anche emozioni di gioia e leggerezza appena racconti della capacità di resistere e sperare in un futuro migliore di alcuni ragazzi incontrati,  magari cambiando paese, e della capacità di  vivere anche se in clandestinità le proprie esistenze rimanendo fedeli a se stessi...

Sono storie di coraggio...ma anche di ingiustizia.. Il racconto delle esecuzioni e' raccapricciante ...mi ha affascinato e rapito questo racconto così dettagliato sulla condizione delle persone omosessuali in Iran...immaginavo fosse complicato vivere serenamente la propria vita in libertà ma non immaginavo così...

Sei riuscito a raccontare e agganciare i vari aspetti l'uno all'altro...la legge, la religione, la società, la famiglia, i racconti, le tue emozioni...come i fili intrecciati di un tappeto...che costituiscono una trama solida sulla quale appoggiarsi...

Grazie per avermi dato la possibilità in anteprima di leggere il tuo libro...

Rimango dell'idea che sei coraggioso...cosa che ti dissi...ormai tanti mesi fa...appena mi raccontasti del tuo amore per l'Iran...e da quello che scrivi si comprende quanto ami quel paese così lontano ma anche vicino per alcuni versi a noi...così contradditorio..il tuo e', come e' giusto che sia, un libro coraggioso...che ha avvicinato, conosciuto e compreso da vicino, superando pregiudizi e paure, e per ultimo narrato la condizione di molte persone...

Complimenti...veramente...spero che vado tutto secondo i tuoi desideri

 

Alessandra Caciolo (luglio 2016)

 

 

Ho avuto l'onore di leggere , un paio di mesi fa, alcuni capitoli di questo libro. Devo ammettere che lo scetticismo iniziale si è trasformato ,dopo neanche la prima riga letta, in grande curiosità. Parola dopo parola, mi affascinavo sempre di un più ad un mondo così lontano da noi, conosciuto tramite i media solo per le atrocità delle guerre. Ma l'Iran non è solamente quello, è anche storia, cultura, arte.. Leggendo era come se camminassi per le strade della città ammirando gli innumerevoli monumenti e conoscendo la cordialità e La solarità delle persone. Con questo libro ho capito che In fondo non siamo poi così diversi ed è questo che accomuna noi occidentali dagli orientali ancora purtroppo comandati da un duro regime che costringe le persone a doversi nascondere per poter esprimere il loro vero essere. Sono storie molto belle e toccanti. Consiglierei questo libro a molti ragazzi che, soffermandosi solamente alle descrizioni bellicose, hanno un concetto sbagliato dell'Iran e degli iraniani. Attendo con molta ansia la pubblicazione del libro per poter finalmente intraprendere ,insieme allo scrittore, questo fantastico viaggio nei meandri di un Iran 'nascosto' agli occhi del mondo intero.
Federica Apa (19 ottobre 2016)